Heidimui

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    Racconto su X nonché dubbissimo crossover tra questi e Heidi.
    Qui è presente anche un gioco di parole molto idiota sul nome "Brigitte", ma soltanto chi frequentò, a suo tempo, il forum/gdr Horitsuba Gakuen Italia può capirlo. *asd* Tuttavia, non è necessario conoscerlo per capire il racconto. u.u
    Lascio l'introduzione che Uno e Due fecero gentilmente (?) all'epoca, perché sì. U.U


    [Scritta nel 2010]


    Tutto nacque da una semplice frase di Hyuuki, che paragonò il Fuuma dei primi volumi di X a Peter di Heidi. Purtroppo Soe ci ricamò sopra talmente tanto che decise di scrivere questa roba.

    Ora che hai intuito il senso del titolo e il contenuto di quanto segue, spetta a te la decisione di continuare o meno con la lettura.

    Grazie dell'attenzione.
    Uno e Due


    HEIDIMUI


    Kamui è un giovane ragazzo che vive insieme alla madre, Toru, a Reggio Calabria.
    Un bel giorno, Toru decide di andare a vivere con la fidanzata, Saya, ma non può tenere con sè il ragazzo: è così che decide di affidarlo ad un non ben identificato "nonno", promettendogli di andarlo a trovare spesso, data la vicinanza tra la casa delle due donne e la destinazione del ragazzo.
    Il ragazzo viene spedito sulle Alpi.
    Arrivato in paese, Kamui sente parlare del "nonno", a quanto pare molto conosciuto nella cittadina: pare si tratti di un uomo di bella presenza, gentile ed educato, sempre sorridente e disponibile. Ed è il maggior produttore di ciliegie della regione.
    Kamui sale sulle montagne, fino a giungere alla casa del "nonno": un'amena baita circondata da splendidi ciliegi in fiore, anche se è pieno inverno. Incantato, Kamui si chiede - oltre al motivo per cui i ciliegi sono in fiore in inverno - come mai quei ciliegi siano rosa e non bianchi.
    Appare così il fantomatico "nonno", Seishiro, che gli spiega che il colore dei ciliegi è dovuto ad un fertilizzante molto speciale.
    Accoglie quindi in casa il nipotino, informandolo che, dal giorno successivo, avrebbe cominciato a fare il pastorello: Seishiro è così preso dal suo lavoro di coltivatore di ciliegie che non ha mai tempo da dedicare alle caprette. Kamui comprende le preoccupazioni del nonno e, nel frattempo, fa amicizia con la cagnolina di casa, Kotori.
    E' proprio Kotori a tenere unito il gregge di nonno Seishiro, rimproverando le pecore fuggitive con il mantra: "Il futuro non è stato ancora deciso Il futuro non è stato ancora deciso Il futuro non è stato ancora deciso Il futuro non è stato ancora deciso...", che spinge le caprette a non sgarrare neppure di un millimetro per non doversi sorbire tale nenia.
    Tra tutte le pecore, Kamui si affeziona in particolare ad un vivace agnellino, Keiichi.
    Il gregge di nonno Seishiro è particolarmente variegato: c'è Sorata, una pecora molto vivace, sempre in compagnia di Arashi, una pecora piuttosto silenziosa; c'è Yuzuriha, un tenero agnellino sempre in compagnia di Kusanagi, un montone; c'è Seiichiro, un montone molto timido, a cui si accompagna Karen, una bellissima capretta; c'è Satsuki, una capra fredda e scostante, che lascia avvicinare solo Yuto, un bell'ariete; c'è Nataku, un agnellino che crede che Karen sia la sua mamma e la segue dovunque; c'è infine Kakyo, un capretto particolarmente ozioso. Al gregge si aggiungono anche due galline, Hinoto e Kanoe, la seconda molto bella, la prima un po' schizofrenica.
    Kamui inizia così la sua vita di pastorello, giocando con Keiichi e Kotori, mentre le caprette e le pecorelle (soprattutto Sorata e Yuzuriha) gli facevano "ciao" ogni volta che lo vedevano.
    Il ragazzo, però, nonostante la compagnia ovina, era triste perchè i monti non gli sorridevano.
    Così, un bel giorno, Kamui fa la conoscenza di un bucolico pastorello virgiliano, Fuuma, che viene assunto da nonno Seishiro per fare la guardia a Kamui, la cui bellezza e ingenua innocenza potrebbero essere contaminate da qualche malintenzionato che potrebbe passare di lì per caso.
    Dopo vario tempo, Kamui fa la conoscenza della famiglia di Fuuma: la mamma, Brigitte, e il nonno, Kyogo, cieco fin dalla nascita e particolarmente testardo, tanto da essere convinto di essere una donna senza che nessuno possa fargli cambiare idea. In ogni caso, si fa chiamare "nonna".
    Passano due anni e Kamui impara molto dagli animali con cui vive: soltanto, non riesce a capire se il futuro sia già stato deciso o no (tra le pecore c'è questo difficile conflitto che non sembra trovare soluzione; la cagnolina, ovviamente, è schierata dalla parte di coloro che optano per il cambiamento del destino). Altro fattore degno di nota è il fatto che Fuuma sia cresciuto di circa un paio di metri, mentre Kamui è rimasto un nanetto. A parte questo, i due giovani, lavorando insieme da anni, cominciano ad innamorarsi.
    Ma l'hitsuzen è in agguato e, proprio in quei giorni, Toru si ricorda di avere un figlio e decide di andare a trovarlo, approfittando di uno strano mal di pancia di Saya. Giunta sulle Alpi, Toru prende la decisione, senza alcun motivo plausibile - cosa che convincerà più o meno tutti i personaggi della psicolabilità della donna -, di mandare Kamui presso casa Sumeraseman.
    Nonostante la ferma opposizione di nonno Seishiro, del bucolico Fuuma, di mamma Brigitte, di nonnoa Kyogo, delle caprette, delle pecorelle, della cagnolina e delle galline, Toru riesce a portare via Kamui minacciando di darsi fuoco. Dato che nessuno ha intenzione di ripulire la cenere o nascondere un cadavere carbonizzato, tutti danno via libera a Toru, che porta Kamui a casa Sumeraseman, per poi tornarsene a Reggio Calabria da Saya.
    Gli inquilini di casa Sumeraseman sono perplessi: chi è quel misterioso ragazzo? Cosa vuole da loro? Cosa farne?
    L'ipotesi più quotata è quella di mangiarselo: a fermare la servitù, però, è la "nonna", nonna Sumeragi, che propone di far diventare Kamui dama di compagnia del suo adorato nipotino, Subaru.
    Kamui conosce così Subaru, un dolce ragazzo con un grave problema: la sua governante, Hokuto Rottenmeier, gli ha messo dei guanti, proibendogli di levarseli. Non essendosi mai tolto i guanti, le unghie del ragazzo sono cresciute fino a raggiungere i due metri e mezzo (ovviamente, la lunghezza spropositata delle unghie ha portato i guanti a rompersi nella parte superiore), rendendo praticamente impossibile a Subaru qualsiasi utilizzo delle mani senza tranciare qualcosa o qualcuno.
    Hokuto Rottenmeier, allora, decide di far vestire Kamui con abiti ridicoli per puro sadismo. Inoltre, gli insegna a leggere e scrivere.
    In greco.
    Kamui, per quanto si affezioni a Subaru, non riesce a vivere sotto il regime di Hokuto Rottenmeier: lui non è abituato a portare certi vestiti ridicoli e nessuno vuole ascoltare i suoi discorsi sul destino che, tra l'altro, neanche lui ha veramente capito. Come se non bastasse, gli mancano ovini, caprini e galline, oltre che l'amorevole nonno e l'amato Fuuma, che capisce realmente di amare solo in quel momento. E a casa Sumeraseman non ci sono i monti che gli sorridono. Cerca quindi più volte la fuga e più volte cerca di scrivere lettere di aiuto o a Toru o a nonno Seishiro o al caro Fuuma ma, essendo scritte in greco, nessuno le capisce.
    Kamui, allora, ricordando l'astutissimo modo con cui Toru è riuscita a portarlo a casa Sumeraseman, decide di imitare sua madre, minacciando di darsi fuoco nel caso non l'avessero fatto tornare sulle Alpi. Tuttavia, Kamui non riesce a trovare nulla con cui darsi fuoco e deve cambiare minaccia.
    Ricorda quindi di come il suo amato Fuuma avesse stranamente preso a parlare di desideri ma, quando minaccia Hokuto Rottenmeier di voler esaudire il suo desiderio, si ritrova con un vestito da bomboniera ancora più spaventoso dei precedenti, mentre la ragazza è felice che qualcuno si sia offerto volontario per fargli da modello per i suoi vestiti "più belli". In un moto di disperazione, allora, Kamui minaccia di darsi alla prostituzione gettando fango sulla famiglia Sumeraseman. Quando Hokuto Rottenmeier si ritrova una mandria di fangirls adoranti a circondarle la casa, decide di accontentare il ragazzo e di rispedirlo sulle Alpi. Così, lo chiude in uno scatolone e lo spedisce per posta prioritaria a nonno Seishiro. Subaru è triste per la partenza del suo amichetto, ma nonna Sumeragi gli promette che potrà andare a trovarlo.
    Il pacco contenente Kamui, intanto, giunge a destinazione ed è Fuuma ad aprirlo. E' grande la felicità dei due giovani che si ritrovano dopo tanto tempo ma, prima che possano fare qualsiasi cosa, arriva anche Kotori, accompagnata da Keiichi e dal gregge, che subito fa le feste a Kamui, mentre nonno Seishiro, sopraggiunto in quel momento, accoglie il nipotino con le mani sporche di marmellata di ciliegia (era appena tornato dal lavoro).
    C'è quindi una grande festa sulle Alpi (e anche alla corte di Francia, perchè nel regno c'era una bimba in più), in cui Kamui assaggia una torta alle erbe cucinatagli dal bucolico Fuuma: è così che Kamui, finalmente, vede i monti che gli sorridono.
    A casa Sumeraseman, intanto, Subaru continua a chiedere alla nonna Sumeragi di poter andare sulle Alpi da Kamui; nonna Sumeragi, temendo che l'aria pulita delle montagne possa essere nociva ai polmoni del nipotino, abituato allo smog e all'inquinamento cittadino, invia il dottor Saiki a controllare la zona.
    Il dottor Saiki giunge quindi sulle Alpi e resta particolarmente incantato da una delle galline di nonno Seishiro, Hinoto, cosa che lo spinge a farsi assumere come custode del pollaio; non sopportando di doversi allontanare dall'adorata gallina, dà a nonna Sumeragi il via libera per mandare Subaru sulle Alpi.
    Quella primavera, allora, Subaru, Hokuto Rottenmeier e nonna Sumeragi salgono sulle Alpi, venendo poi ospitati nella baita di nonno Seishiro.
    Hokuto Rottenmeier scopre che la lana di una delle capre di nonno Seishiro, Kakyo, è particolarmente ottima per i vestiti da lei progettati e decide di portare il capretto sempre con sè; inoltre, il paesaggio bucolico le offre molti nuovi spunti per la sua collezione.
    Nel frattempo, nonna Sumeragi conosce nonnoa Kyogo e i due passano intere giornate a parlare dei loro dolori e degli acciacchi della vecchiaia. Fiutando la possibilità di far mettere in pace Kyogo con la propria sessualità, mamma Brigitte, con un commovente ed epico discorso, riesce a convincere il nonno di essere davvero un nonnO. Una volta capito di essere un uomo - dopo settant'anni -, Kyogo chiede la mano di nonna Sumeragi, che accetta, con la benedizione di Brigitte.
    Fuuma, intanto, si mostra molto scostante nei confronti di Subaru: quest'ultimo, infatti, passa fin troppo tempo con l'adorato Kamui. Così, medita di accecare Subaru ad un occhio, ma viene fermato da nonno Seishiro, che gli dice che penserà lui a Subaru.
    Il buon nonno Seishiro, infatti, aveva notato il disagio che gli artigli procuravano al povero Subaru, decidendo, quindi, di agire. Invitato il ragazzo nella baita, mentre tutti gli altri sono fuori a farsi i cavoli loro, nonno Seishiro afferra un pugnale e taglia i guanti di Subaru, per poi spezzargli le unghie e fargli la manicure con una delle limette del beautycase di Kyogo e Brigitte. Mentre osserva il buon uomo che gli lima le unghie, ormai a lunghezza umana, Subaru se ne innamora, profondamente grato per averlo salvato da una vita in cui gli era impossibile toccare qualsiasi cosa o persona. Si complimenta poi per la bellezza dei suoi ciliegi, chiedendogli il segreto di una fioritura fuori stagione e di quel colore così particolare. Nonno Seishiro, allora, gli rivela il segreto: è tutto merito di tanta, tanta, tanta marmellata di ciliegie, prodotta da alcune brave persone da lui incontrate.
    Kamui, nel frattempo, nota un certo cambiamento in Fuuma: alla richiesta di spiegazioni, quest'ultimo risponde di aver avuto una crisi d'identità e di non voler più essere un bucolico pastorello virgiNiano. Tutto è nato a causa delle lettere inviategli da Kamui: essendo scritte in greco, Fuuma non aveva capito nulla, ma aveva compreso che era ormai giunto il momento di imitare alcuni dei più celebri costumi greci. Tipo la pederastia.
    E' così che si conclude questa bucolica storiella: nonno Kyogo e nonna Sumeragi si sposano; mamma Brigitte si dà all'allevamento di uccelli; Hokuto Rottenmeier, grazie alla lana di Kakyo, diventa una stilista; il dottor Saiki continua a fare il custode del pollaio; gli altri animali continuano a fare ciò che hanno sempre fatto: ciononostante, Kotori e Keiichi continuano a non perdere l'occasione di fare le feste a Kamui ogni volta che ne hanno la possibilità.
    Di Toru e Saya a nessuno importa.
    Nonno Seishiro si riscopre particolarmente bravo nel fare la manicure, ma solo a Subaru dalle belle mani.
    Fuuma e Kamui, infine, rinnegano la loro natura di bucolici pastorelli virgiNiani e si danno all'imitazione di alcuni dei più celebri costumi greci.
     
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